venerdì 6 febbraio 2009

Coco ed I Dischi

Non avendo progetti immagino che fra quattro anni noleggierò un vagoncino assieme ad un paio di sconosciuti.
Pieno di merda e birra, dischi in vinile a volontà. Notti in spiagge delle quali non riconosceremo il mare, falò e libri.
Pantaloni strappati e scarpe prive di lacci.

E' una visione alquanto disinvolta di ciò che potrebbe essere il mio futuro.
Non so cosa vorrò, chissà.
Di sicuro non un lavoro part-time in uno di quegli uffici grigi e malinconici; con uno stipendio fisso, una macchina scrausa, quel finto sorriso di chi ha rinunciato a tutto solo per essere infelice.
La solita faccia da coglione.

Allora perché non partire? Perché non mandare all'aria il piano di chi ci comanda, dall'alto o dal basso che sia?
Perché non sparare in faccia al nemico? Perché non vendere tutto ed andare a vivere fra le nuvole?
Qual'è il mio scopo? Perché sto qui?

Non serve a nulla. Pensiamoci bene...avere un lavoro, un'istruzione obbligatoria, degli amici, l'amore, i soldi, una casa. Molti hanno tutto, ben venga. Ma oltre questo? Oltre questo labirinto di grattacieli e banche in fallimento c'è qualcosa?

La televisione è una scatola piena di informazioni inutili.
La televisione è uno strumento di controllo di massa.
La televisione vi mangia i neuroni.
Ho paura che un giorno la televisione mi mangierà.
Ho paura che un giorno io diventerò la mia televisione.

I tempi sono cambiati. Oggi come oggi per essere una persona come si deve basta avere un'assicurazione sulla vita.
Io una vita non ce l'ho, perlomeno non ancora. Che me ne faccio di un'assicurazione?
Potrei anche comprarne una. Haha. Prima però dovrei comprarmi una vita.

Ho un desiderio.

Perdermi nel Mondo da Fuori.

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